Nasce il Colosso Cooperativo. Si chiama «Alleanza delle Cooperative Italiane»

  • Scritto da Redazione
  • - 27/01/2011

Si chiama «Alleanza delle Cooperative Italiane» il coordinamento nazionale che nasce oggi a Roma, voluto dalle componenti più rappresentative della cooperazione italiana. Agci, Confcooperative e Lagacoop assieme rappresentano oltre il 90% del settore per persone occupate (1.100.000) e un fatturato realizzato (127 miliardi di euro) con ben 43 mila imprese rappresentate e oltre 12 milioni di soci.

Le tre centrali cooperative promuovono un coordinamento stabile, ma senza strutture permanenti che si esprimerà attraverso il portavoce unico, rinnovabile annualmente, la cui individuazione avviene ad opera dei presidenti delle tre centrali. Il primo mandato va al presidente di Confcooperative, Luigi Marino. Nella prima fase l'attività dell'alleanza punterà a consolidare il progetto a livello nazionale. Nel giro di tre anni l'obiettivo è quello di estendere l'attività e il coordinamento ai settori e ai territori.

«è così che si rafforza il grande albero della cooperazione - spiegano i presidenti di Agci, Confcooperative e Legacoop, Rosario Altieri, Luigi Marino e Giuliano Poletti - che vede confluire i suoi rami principali in un unico organismo che avrà la funzione di rappresentanza nei confronti del Governo, del Parlamento, delle istituzioni europee e delle parti sociali: sindacati dei lavoratori e associazioni datoriali».

«Alleanza delle Cooperative Italiane nasce per dare più forza alle imprese cooperative -aggiungono Altieri, Marino e Poletti - sarà un organismo reale dove non ci si limiterà a parlare a un'unica voce. Non arriva all'improvviso, ma è stato preceduto, negli ultimi anni, da molte esperienze concrete, così come testimonia l'attiva collaborazione comune. Già nel 1990 le tre centrali hanno scelto un modello comune di relazioni industriali da cui nascono 15 contratti collettivi nazionali e vari organismi bilaterali».

Altre esperienze concrete sono: Cooperfidi Italia che ha unificato nove dei più grandi confidi della cooperazione; i tre fondi di previdenza complementare negoziale (Cooperlavoro, Previcooper e Filcoop) che vedono un totale di oltre 130 mila iscritti per un patrimonio complessivo di oltre 800 milioni di euro; Fon.Coop il fondo di formazione continua che mette a disposizione risorse per investire sulla formazione e il 'know how' delle cooperative associate. Cfi, una società finanziaria che ha come oggetto sociale la partecipazione temporanea al capitale di rischio; i fondi integrativi sanitari negoziali (Coopersalute, Filcoop agricolo e Fasiv) che contano circa 110 mila iscritti; Coopform Ente bilaterale della cooperazione che tratta le tematiche della formazione professionale e dell'ambiente, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro».

«L'Alleanza comunque - precisano i tre presidenti - non cancella la storia, né mette in discussione l'identità e l'autonomia di nessuna delle tre centrali che restano distinte nella governance interna e nei patrimoni».
I presidenti si riuniranno periodicamente e utilizzeranno due formule di partecipazione una con 24, l'altra con 90 dirigenti scelti dalle tre centrali. Sarà costantemente aggiornata l'agenda degli impegni comuni, definendo le priorità e le decisioni da assumere. I presidenti saranno affiancati da un gruppo di lavoro che si avvarrà di informazioni e di dati di natura economica e sociale, forniti dalle organizzazioni, utili per valutare l'andamento delle imprese cooperative aderenti, simulare impatti delle normative di riferimento ed elaborare proposte. è prevista anche la costituzione di singoli 'tavoli' specialistici, per i quali potranno essere nominati relativi portavoce unici.

L'Alleanza delle Cooperative Italiane produrrà un Rapporto annuale sulla cooperazione italiana che faccia chiarezza sugli aspetti qualitativi e quantitativi e mette a fuoco evoluzioni e tendenze del comparto. «Perchè senza conoscenze dirette - precisano Alteri, Marino e Poletti - non c'è buona politica cooperativa. A noi interessa un'operazione verità».
Nel coordinamento saranno coinvolti anche gli organismi collegiali nazionali delle organizzazioni: formeranno l'Assemblea dell'Alleanza, che si riunirà una volta l'anno per discutere le principali questioni ed azioni di interesse comune.

Articolo tratto da Vita.it il 27 gennaio 2011