Comunicato Stampa- Legge di stabilità 2010 - strumento d'instabilità sociale

  • Scritto da Redazione
  • - 23/12/2010

7 dicembre data dell'approvazione del testo definitivo della Legge di stabilità 2010....
Questa legge appare in tutto e per tutto un manifesto del disinvestimento che lo stato - e quindi noi - fa sulle politiche di welfare.
 L'intervento più "palese" e forse più mediatico è stato la riduzione dei fondi per il 5x1000 da 400 milioni destinati lo scorso anno, ed a malapena sufficienti, a 100 milioni previsti per il 2011...taglio calmierato dal rifinanziamento del 5 per mille inserito nel decreto mille proroghe cui il Consiglio dei Ministri ha dato parere favorevole.
Se non vi è dubbio che il 5X1000 rappresenta una norma di sussidiarietà fiscale e per molte organizzazioni del terzo settore una fonte dove recuperare piccole o grandi risorse per la sopravvivenza delle attività portate avanti, molti sono gli interventi che colpiscono profondamente - anche in maniera diretta - tutti coloro i quali versano in una condizione di fragilità sociale.
Passando in rassegna i tagli della manovra ci si rende facilmente conto come nessuna delle categorie che normalmente - o civilmente - necessiterebbero di sostegno ed aiuto ne sia rimasta immune.
Ridotto a meno di un terzo il Fondo nazionale per la famiglia - per intenderci quel plafon di fondi utilizzati  per le politiche familiari e sull'infanzia, ivi comprese le attività di ricerca, il fondo di credito per i nuovi nati e le iniziative di conciliazione dei tempi tra vita e lavoro
Tagli anche al Fondo per le politiche dell'infanzia e l'adolescenza che significa in prima battuta meno soldi per i nidi e per le scuole d'infanzia...e va ricordato che in questo campo Francia, Germania ed Inghilterra spendono il triplo (vorrà forse dire che non sosteniamo le famiglie nei processi educativi e di supporto alle genitorialità???)
Ovviamente ridotto di oltre il 60% il fondo destinato al servizio civile - ma non mi pare  novità che si disinvesta sui processi di responsabilizzazione sociale dei giovani ed ovviamente quasi azzerato il fondo delle politiche giovanili.
Tutti interventi che certamente frenano - per non dire arrestano -i processi di sviluppo e formazione sociale di un paese ma che sono aggravati dai tagli - cospicui e preoccupanti - al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali.
L'articolo 1 comma 38 della legge di Stabilità stabilisce che  "Per l'anno 2011 lo stanziamento del fondo nazionale delle politiche sociali  è incrementato di 200.000.000,00 di euro....ma ad una lettura attenta il risultato - in termini di reale disponibilità di fondi per le politiche sociali è ben diverso.
Infatti l'incremento ora citato si riferisce alla tabella C in cui le c in cui l cifre che costituiscono il Fondo per le Politiche sociali sono di 75 milioni  per il 2011,  69 milioni per il 2012 e 44 milioni per il 2013.
Alla luce di ciò la disponibilità reale per il 2011 è pari a c.a. 273 milioni  ...peccato che per il 2010 ne fossero stati stanziato 435 milioni.
Piani di zona sempre più "poveri" , riduzioni delle campagne per l'affido, liste d'attesa  per l'inserimento di minori e disabili in struttura sempre più sature, tagli pesanti ai sostegni economici alle famiglie in difficoltà, riduzione delle borse lavoro ai disabili, possibile chiusura di servizi alla famiglia, possibili tagli alle rette per le persone inserite .....questo è quanto si prospetta...nel silenzio di molti...forse di troppi...
E pensare che il paradosso è definirla legge di Stabilità...come se la coesione sociale e delle politiche di welfare (puntuali e lucide nella loro programmazione ed attuazione) non fossero le basi per la Stabilità di un paese....ma forse la stabilità deve investire solo i più ricchi e non chi...vive nella fragilità

in allegato il disegno approvato

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