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Il Social Lab si propone di essere un Incubatore di idee per lo start-up di nuove imprese sociali. Mediante il supporto di Mentori appartenenti al mondo imprenditoriale, il lavoro di Rete e la condivisione delle competenze, si vuole sostenere la creazione di nuove imprese sociali, valorizzando i talenti di giovani aspiranti imprenditori sociali.

Rivolto a giovani diplomati o laureati che, alla fine del proprio percorso di studi, intendono sperimentarsi in percorsi di autoimprenditorialità nel sociale.

L’evento si è svolto in due diverse location: a Caltagirone il 20, 21 e 28 febbraio alle ore 15.00 e l’1 e il 2 marzo dalle ore 9.30 alle ore 18.00 a Castel di Iudica, le prime due giornate sono state prettamente teoriche, per offrire gli strumenti di base ai nuovi aspiranti imprenditori; la terza giornata, quella del 28 affronta invece il tema inerente i capitali necessari per avvio a livello economico dell’impresa, attraverso il progetto regionale Jeremie e i prodotti offerti dall’Ircac. 

«L’Ircac può confermare, con questa iniziativa, il suo ruolo quale punto di riferimento della regione Sicilia, nello sviluppo dell’imprenditorialità giovanile. La difficoltà maggiore per i giovani imprenditori sta proprio nell’accesso al credito, proprio perché le banche chiedono garanzie, l’Ircac, invece, da 50 anni svolge attività creditizia di microcredito.» asserisce Antonio Carullo, Commissario straordinario dell’Ircac.

La terza giornata il Social Lab vuole far conoscere gli strumenti necessari per l’avvio delle nuove imprese e per il reperimento dei fondi necessari attraverso fonti di finanziamento dedicati. Infatti nel corso di questo incontro, tenutosi venerdì 28 febbraio 2014 alle ore 9.30 nel Palazzo di Città di Caltagirone, sono state presentate ai corsisti alcune soluzioni finanziare per far si che la loro idea imprenditoriale possa trasformarsi in realtà. In particolare sono stati presentati il progetto Jeremie Sicilia, iniziativa prevista dalla Commissione Europea nell’ambito della programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013, avente quale finalità quella di facilitare l’accesso alle risorse finanziarie comunitarie da parte delle micro e piccole – medie imprese, con il coinvolgimento e la cooperazione delle autorità regionali e degli intermediari finanziari; le proposte finanziarie dell’IRCAC rivolte alle cooperative, che si caratterizzano per le particolari facilitazioni e i tassi d’interesse sostenibili, e che da anni hanno permesso l’avvio di nuove imprese cooperative. All’evento sono intervenuti: Nicola Bonanno, Sindaco del Comune di Caltagirone; Giuseppe Grasso, Sindaco del Comune di Castel di Iudica; Michele Gravina, Responsabile Area Sud di Banca Popolare Etica; Antonio Carullo, Commissario Straordinario di IRCAC; Massimo Millesoli, Presidente Centro Studi C.E.S.T.A.; Paolo Ragusa, Vice Presidente Sol.Co RISS; Edoardo Barbarossa, Responsabile Sol.Co Incubatore d’Impresa.

Mentre le ultime due giornate, 1 e 2 marzo, si sono articolate in un momento laboratoriale, dove gli esperti nel settore hanno aiutato a costruire un business plan e a verificare la sostenibilità dell’impresa, quella che risulterà vincitrice avrà un aiuto nell’intero sviluppo dell’attività d’impresa nella sua fase di start up da parte del Consorzio Sol.Co, primo incubatore di idee certificato in Sicilia, «agevoliamo le neonate imprese con il mondo finanziario, universitario e quello degli investitori, ma soprattutto aiutiamo i giovani a trovare fiducia in loro stessi ed avere il coraggio di realizzare le proprie idee, il nostro imperativo morale è quello di ridare linfa all’intero sistema economico – sociale e accrescere le opportunità di sviluppo all’interno di esso» afferma Cristina Privitera, per la Fondazione ÈBBENE e per il Consorzio Sol.Co.

Il secondo giorno i corsisti hanno presentato le loro tre idee imprenditoriali a una giuria qualificata, evidenziando i punti di forza e debolezza, il criterio di individuazione del target, le strategie di marketing da intraprendere per la promozione dell’impresa stessa; ottenendo tutti unanime consenso da parte dei giurati che hanno premiato come prima classificata l’idea del Mondo del Ri-creo.

Iscrizioni gratuite e aperte fino al 13 febbraio. La Direzione Scientifica, si riserva di effettuare una selezione delle domande in caso di superamento di n. 25 richieste. Tutte le informazioni e i moduli per l’iscrizione sono reperibili sul sito www.solcalatino.it

Partire dai giovani che vogliono avviare progetti di autoimprenditorialità nel sociale, offrendo gli strumenti necessari per costruire il proprio futuro, questo l’obiettivo del primo Social Lab, che si pone come incubatore di idee per favorire lo start-up di nuove imprese sociali, attraverso il supporto di Mentori appartenenti al mondo imprenditoriale profit e non profit.

Il progetto, promosso nell’ambito del “Patto Territoriale dell’Economia Sociale del Calatino Sud-Simeto”, avrà la direzione scientifica del Centro Studi C.E.S.T.A., e sarà patrocinato dai comuni di Caltagirone e Castel di Iudica, in collaborazione con il Consorzio Sol.Calatino, il Consorzio Sol.Co Incubatore Certificato, l’IRCAC, l’AGCI, il Consorzio Meuccio Ruini, la Fondazioni ÈBBENE, e la Fondazione di Comunità del Calatino “Don Luigi Sturzo”, oltre a Banca Popolare Etica e CLAPFIVE.

Una cinque giorni dedita allo sviluppo di idee imprenditoriali, partendo dalle nozioni base, riguardanti tutti i settori necessari per l’avvio e lo sviluppo di un’impresa sociale, fino alla presentazione dell’idea imprenditoriale che sarà premiata nel corso dell’ultima giornata.

A partecipare sono 20 giovani, che si mettono in discussione proprio per «tirare fuori dal cassetto la propia idea d’impresa e, attraverso l’ausilio di esperti nel settore, farla divenire una realtà» come sottolinea Massimo Millesoli, Presidente del Centro Studi C.E.S.T.A.

Una prima conferenza stampa si è svolta nella sede della Provincia Regionale di Catania (via Nuovaluce n° 67 a Tremestieri Etneo – piano -1 saletta adiacente sala conferenze), lunedì 17 febbraio 2014 alle ore 09.30.

«L’Ircac crede nei giovani e avverte come un dovere morale, oltre economico e sociale, schierarsi al loro fianco per aiutarli a rendere concreta una idea imprenditoriale da organizzare in cooperativa. Per questa ragione, nel 2008 abbiamo ideato il credito di esercizio per lo start-up di impresa, concesso senza garanzie reali ma con una semplice fidejussione personale a cooperative di nuova costituzione. Una idea che ha avuto grande successo e che si è rivelata vincente: in questi anni sono state più di 150 le cooperative finanziate 67 delle quali, quindi quasi la metà del totale, nella provincia di Catania» sottolinea Antonio Carullo, Commissario strardinario dell’IRCAC.

Hanno partecipato: Antonio Carullo, Commissario Straordinario dell’IRCAC; Pippo Grasso, Sindaco del Comune di Castel di Iudica; Nicola Bonanno, Sindaco del Comune di Caltagirone; Edoardo Barbarossa, Presidente della Fondazione ÈBBENE; Massimo Millesoli, Presidente del Centro Studi C.E.S.T.A.; Paolo Ragusa, Presidente del Consorzio Sol.Calatino; e Morena Bruliccio, per ClapFive.

«Il Social Lab rappresenta l'avvio di un percorso che vuole accreditare il Calatino Sud - Simeto quale distretto delle start-up giovanili, alle quali offrire servizi specializzati e più complessivamente un sistema territoriale particolarmente vantaggioso che ne favorisca l'insediamento in loco. Alla cooperazione sociale, per la funzione di agenzia di promozione e sviluppo del territorio che svolge, spetta il compito di attivare questo processo di innovazione e di crescita economica» sottolinea Paolo Ragusa, Presidente del Consorzio Sol.Calatino, capofila del Patto Territoriale, e Vice Presidente di Sol.Co – Rete di Imprese Sociali Siciliane. 

Tra le adesioni quella di Clap Group «Abbiamo aderito con piacere all'iniziativa per mettere a disposizione dei partecipanti la nostra esperienza, per raccontare quello che abbiamo fatto e per condividere il percorso di accompagnamento che ci vede impegnati ogni giorno con start up e imprenditori. Nelle giornate formative ci concentreremo sul modo in cui le idee possono trasformarsi in progetti imprenditoriali. Utilizzeremo il modello Canvas e coinvolgeremo i corsisti in giochi di ruolo che li vedranno protagonisti nella creazione di modelli di business partendo dalle loro idee» sottolinea Morena Brulicchio per Clap Group.

Il 20 febbraio 2014 a Mineo la conferenza stampa di presentazione al fine di promuovere i progetti formativi e di avviamento al lavoro per gli ospiti del CARA di Mineo attraverso dei progetti avviati nel comune di Mineo e di Ramacca, questo il tema della conferenza stampa prevista per domani giovedì 20 febbraio 2014 alle ore 15.30 nella stanza del sindaco del palazzo comunale di Mineo.

Nello specifico il progetto che si svolge nell’ambito del territorio del comune di Mineo, promosso dal Consorzio “Cara Mineo”, in collaborazione con il Consorzio Sol.Calatino, coinvolge le realtà operanti nel territorio avviando specifiche attività di formazione professionale per 11 tirocinanti uomini presenti nel centro di accoglienza.

Il progetto, in particolare è suddiviso in 16 lezioni in aula e in 20 ore settimanali  di tirocinio per un totale di 8 settimane nelle aziende: La Cascina  Global Service s.r.l a Mineo; la B.A.T  ENGINEERING S.C.S a Mineo; e il Consorzio CCREA che svolge attività formativa presso i servizi pubblici locali del comune di Mineo.

Il progetto si fonda su un elemento cardine: lottare contro il razzismo e la xenofobia in relazione al mercato del lavoro, attraverso un coinvolgimento attivo della totalità degli attori chiave, sociali ed economici, operanti nei settori interessati, «questo progetto avvicina tra di loro le persone, con la soddisfazione sia degli ospiti che si professionalizzano che della popolazione locale che beneficia del loro intervento. Il nostro progetto di accoglienza ha da sempre previsto quale obiettivo quello della formazione degli ospiti quali potenziali lavoratori da offrire al mercato del lavoro, locale ma soprattutto europeo. In questo modo, partendo dal CARA di Mineo, continuiamo a scrivere delle belle pagine di integrazione nel territorio» sottolinea Paolo Ragusa, presidente dei Consorzi “Cara Mineo” e Sol.Calatino.

L’altro progetto, promosso dal Comune di Ramacca, gestito Cooperativa sociale “Le Tre Lune” e finanziato dal Consorzio dei Comuni “Calatino Terra d’Accoglienza” si pone come obiettivo quello di offrire ai giovani ospiti del CARA momenti di formazione che abbiano valore pratico e integrativo, attraverso l’impiego in aziende del territorio. Professionalizzare dunque i migranti e avvicinarli ai saperi della nostra terra, attraverso degli stage in aziende che si occupano di produzione e vendita di prodotti di panificazione, dolciari artigianali e agricoli.

L’integrazione lavorativa dei migranti rappresenta una risorsa sia per il territorio che può avvalersi di maggiori professionalizzazioni, che per il migrante stesso, il quale acquisendo una specifica qualifica e conoscenza può immettersi nel mondo del lavoro così da potersi integrare appieno all’interno del contesto sociale del nostro territorio. Anche le aziende ospitanti hanno colto con pieno interesse entrambe i progetti, non escludendo un impiego futuro dopo il periodo di tirocinio.

Il CARA di Mineo conduce un’attività a vasto raggio, da qui nasce l’esigenza di creare progetti che permettano lo sviluppo di un intervento sperimentale volto alla promozione dell’integrazione sociale e lavorativa dei Richiedenti Asilo Politico, attraverso un sistema di interazione con il territorio che fornisca  informazione e formazione  utili non solo alla prima accoglienza, ma anche all’esercizio di diritti fondamentali quali lavoro, cittadinanza, salute e istruzione.

Alla conferenza stampa saranno presenti: Anna Aloisi, Sindaco del Comune di Mineo e Presidente del Consorzio “Calatino Terra d’Accoglienza”; Francesco Zappalà, Sindaco del Comune di Ramacca e membro del cda del Consorzio “Calatino Terra d’Accoglienza”; Paolo Ragusa, Presidente del Consorzio Sol.Calatino e del Consorzio “Cara Mineo”; e Sebastiano Maccarrone, Direttore del CARA di Mineo.

In allegato la locandina.

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