Il binario del futuro? È ecosostenibile, fa risparmiare e genera energia pulita. L’invenzione si chiama Greenrail ed è una traversa ferroviaria (ovvero la sottostruttura del binario a cui sono fissate le rotaie) realizzata in parte con plastica riciclata e gomma ottenuta da pneumatici fuori uso. A differenza delle traverse in calcestruzzo o in legno, richiede meno costi di manutenzione, riesce ad abbattere rumore e vibrazioni ed è in grado di produrre energia al passaggio dei treni.
A inventarla sono stati tre giovani startupper di Palermo, co-fondatori di Greenrail: Giovanni De Lisi, ideatore della tecnologia, che lavora da anni nel settore dell’armamento ferroviario; Manfredi Inguaggiato, laureato in Farmacia ed esperto di diritto della proprietà intellettuale, che ha lavorato sulla miscela chimica del prodotto e si è occupato del brevetto; Salvatore Greco, architetto, che ha sviluppato il design.
L’idea è nata dall’esperienza di lavoro di De Lisi, che ha notato come nel mercato europeo delle traverse ferroviarie (e in particolare, in quello italiano) ci fosse un ritardo nelle innovazioni green. Al momento, fa notare il fondatore, in Europa ci sono 380 milioni di traverse, l’85% delle quali in cemento armato pre-compresso, l’8% in legno e il restante 7% in altri materiali. In Italia, il calcestruzzo è ancora più dominante e ricopre il 98% delle linee. Il consumo medio è di 2 milioni di pezzi all’anno.
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