Un giovane su tre supera il limite alcolico.

  • Scritto da Redazione
  • - 31/03/2010

Un camper ha girato per tre anni nei luoghi di aggregazione della città: il 12% molto al di sopra della soglia.

Mauro Cucè
Li chiamo "boat party": sono le feste "free" che in estate si tengono in mare su imbarcazioni alla fonda. Lo scorso agosto una di queste a Panarea stava trasformadosi in tragedia. A rischiare la vita una diciottenne di Venezia, che insieme ad altre decine di giovani aveva raggiunto il tratto di mare antistante l'isolotto di Lisca Bianca, finita in coma etilico. Fortunatamente la giovane si riprese dopo qualche giorno.

è certamente un caso estremo, ma non isolato. Se è vero, come è vero, che i dati confermano il continuo aumento di uso di sostanze alteranti, a cominciare dall'alcol.

Interessanti spunti sono stati offerti dal progetto "Strada facendo", finanziato dal Fondo Nazionale di intervento per la lotta alla droga (legge 309/90) e promosso dall'Area funzionale dipendenze patologiche dell'Asp di Messina (diretta dal dott. Nicola Longobardo).

A portare avanti il progetto concretamente le due cooperative "Arca 2000" (l'assistente sociale Francesca Marchetta responsabile del progetto) e "Azione sociale" (responsabile Carmelo Caporligua), che su fronti diversi hanno lavorato per una finalità comune. «Una parte del progetto è stata dedicata all'informazione - spiega la dott.ssa Francesca Marchetta - con la distribuzione nei luoghi di aggregazione della città di materiale informativo sulle sostanze stupefacenti psicotrope e di gadget. Un camper con due nostri responsabili (Fabrizio Valastro e Fabio Parisi) dal marzo 2007 al febbraio 2010 ha girato nei luoghi di aggregazione per raccogliere le testimonianze dei giovani e condurre così la ricerca sull'uso/abuso di alcool con un questionario e il controllo con l'etilometro. Ma non solo - ha spiegato lo psicologo Massimo Camarata - perché i momenti di incontro erano dedicati anche alla sensibilizzazione sui rischi derivanti dall'uso di sostanze psicotrope e sui rischi di incidenti stradali derivanti dall'abuso di alcool. Siamo stati presenti nei principali eventi che hanno interessato la città, dalla Notte Bianca alla Festa della Birra, oltre a presidiare il centro storico nei week-end invernali e la via Consolare Pompea, vicino i lidi, d'estate».

Ma cosa è emerso dalla ricerca, condotta su un campione di 3.416 giovani (23 anni l'eta media)? I dati, purtroppo, non lasciano dubbi: il 35% dei giovani intervistati ha fatto registrare il superamento del limite. Poco inferiore il dato riferito alle ragazze (30%). Si abbassano, ma sono ugualmente preoccupanti, le percentuali degli intervistati molto al di sopra del limite: 12% sia per i ragazzi che per le ragazze. Particolarmente interessante il dato che riguarda i minori: il 34% dei minori intervistati era oltre il limite, solo il 7% delle minorenni.

Contestualmente la Cooperativa Azione Sociale ha invece portato avanti "Se ti sballi non balli" che ha riguardato i frequentatori dei centri di aggregazione giovanile di S. Lucia sopra Contesse e Villa Lina e gli allievi dell'Itc Jaci e del Modica. A spiegare gli obiettivi il responsabile del progetto Carmelo Caporlingua. «Volevamo attivare processi di informazione sulle sostanze stupefacenti alteranti - ha detto - e sui rischi derivanti e promuovere senso di responsabilità nei giovani destinatari attraverso la realizzazione di interventi improntati a conferire loro il ruolo di protagonisti attivi della prevenzione».
E i ragazzi sono stati, infatti, protagonisti di due cortometraggi ("La corsa più sballata del mondo" dell'Itc Modica e "Non è un film dell'orrore" dell'Itc Jaci) grazie all'aiuto del regista Alessandro Turchi che ha seguito i giovani, autori della sceneggiatura.

Un progetto interessante che sarebbe utile estendere anche a quelle che in campo scientifico chiamano "new addictions", ovvero le nuove dipendenze che affliggono la società contemporanea. Cioè quelle più subdole e meno note, che riguardano la sfera sessuale, Internet, lo shopping, il gioco d'azzardo. "Piaghe" che spesso non vengono considerate dipendenze ma vizi. Un errore da evitare.

I risultati

Il progetto "Strada facendo" è stato finanziato dal Fondo Nazionale di intervento per la lotta alla droga (legge 309/90) e promosso dall'Area funzionale dipendenze patologiche dell'Asp di Messina (diretta dal dott. Nicola Longobardo). A portare avanti il progetto concretamente le due cooperative "Arca 2000" (l'assistente sociale Francesca Marchetta responsabile del progetto) e "Azione sociale" (responsabile Carmelo Caporligua), che su fronti diversi hanno lavorato per una finalità comune.

I dati non lasciano dubbi: il 35% dei giovani intervistati ha fatto registrare il superamento del limite. Poco inferiore il dato riferito alle ragazze (30%). Si abbassano, ma sono ugualmente preoccupanti, le percentuali degli intervistati molto al di sopra del limite: 12% sia per i ragazzi che per le ragazze. Particolarmente interessante il dato che riguarda i minori: il 34% dei minori intervistati era oltre il limite, solo il 7% delle minorenni.

Gazzetta del Sud - Messina (31/03/2010)
www.gazzettadelsud.it