Se avete cliccato sul pulsante play e non avete sentito nulla non è un errore … il video abbandona la parola per lasciare spazio ai segni … La protagonista, Lucia Ingegno presidente di “Segni d’Integrazione” cooperativa sociale della Rete Sol.Co, “invita” i giovani sodi a partecipare ad una “competizione informatica” a squadre sabato prossimo a Palermo.
I ragazzi che vi prenderanno parte saranno divisi un 2 gruppi e quello vincitore volerà ad Amsterdam per partecipare al “Para Skills Projet”, un programma europeo che all’interno di Erasmus+ valorizza le abilità informatiche dei disabili mettendo in competizione persone con tante diverse abilità, alcuni dei quali preparati proprio da Segni d’Integrazione.
La filosofia di Segni di Integrazione, che tra i suoi soci ha alcune persone sorde, guarda all’abilità piuttosto che alla disabilità, i disabili non hanno bisogno solo di “aiuto” ma soprattutto di “opportunità”, spiega Lucia.
E molte sono quelle in cui in questi anni lo staff della cooperativa ha costruito per i disabili sensoriali, un duro lavoro di ricerca e metodo che costituisce una vera sfida agli stereotipi con l’obiettivo di offrire opportunità formative, accesso al mondo del lavoro e allo stesso tempo “educare la comunità” ad un approccio più corretto con la disabilità.
Segni di Integrazione, già dal 2006 riferimento nel territorio palermitano delle persone con disabilità sensoriali, ha sviluppato una metodologia alternativa di apprendimento che potenzia le competenze di ogni persona disabile e ne migliora la comunicazione verso l’esterno applicando “strumenti dedicati” che facilitino il normale svolgimento di attività scolastiche, culturali, ricreative ma anche professionali.
L’ultimo traguardo raggiunto dalla cooperativa fonde metodo, ricerca e tecnologia in software didattico per bambini e giovani disabili sensoriali che Segni di Integrazione ha già registrato e sperimentato con 100 ragazzi sordi della provincia di Palermo e che presto potrà avere un utilizzo diffuso.
Si tratta di sussidi didattici creati ad hoc per ciascuno studente in funzione delle sue capacità specifiche: mappe concettuali, rappresentative di argomenti didattici, vengono abbinate alla lingua dei segni attraverso immagini, secondo una logica di ricerca-azione che consente di calibrare la didattica in base alle capacità cognitive di ciascun studente.
Questo lavoro ha prodotto eccellenti risultati creando sinergie con le amministrazioni e istituzioni locali, costruendo “normalità” e abbattendo “l’esclusione” per una comunicazione che, oltre ogni barriera, sappia fondere segni, immagini e parole…