Rette Strutture Riabilitative

  • Scritto da Redazione
  • - 11/07/2008

Palermo - confronto continuo tra Confcooperative, Legacoop e Assessorato alla Sanità in merito ai tagli annunciati. 
 
La trattativa con l'Assessorato alla Sanità e le centrali piu' rappresentative dei centri di riabilitazione era cominciata la primavera scorsa. Ma solo qualche giorno fa in occasione di un incontro tra il neoassessore Massimo Russo ed i dirigenti di Confcooperative e Legacoop è stato delineato un percorso che nella sostanza vede la cooperazione socio-sanitaria soggetto attivo nelle politiche sanitarie che, come è noto, hanno un ruolo centrale nell'agenda del nuovo governo.

L'Assessore ha dato ampia disponibilità per una fattiva collaborazione.
Ed un primo atto concreto è stato l'invito formale ai Dirigenti Generali dei Dipartimenti dell'Assessorato per estendere la partecipazione dell'organizzazioni cooperative nel tavolo tecnico costituito presso l'Assessorato alla Sanità.

Ma il Movimento cooperativo non ha abbassato la guardia ed ha subito formalizzato la seguente nota.

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Palermo, 10 luglio 2008

All'Assessore della Sanità
della Regione Sicilia
Dott. Massimo Russo

Oggetto: Misure di contenimento della spesa sanitaria. Determinazione RETTE STRUTTURE EX ART.26 della l. 833/78

Preg.mo Signor Assessore,
nel ringraziarLa per l'opportunità che ci ha offerto in occasione del recente incontro, a cui ha fatto seguito puntualmente la nota del 4 luglio inviata dal Suo Capo di Gabinetto ai Dirigenti Generali, desideriamo precisarLe quanto esposto in ordine al sistema di remunerazione relativo alle prestazioni sanitarie riabilitative ex art. 26 della legge n. 833/78 e delle leggi regionali n. 68/81 e n. 16/86, da corrispondere ai centri di riabilitazione, che tiene conto delle specificità delle stesse.

Detto sistema segue il rigido schema delle rette previste da D.A. Assessoriali in rapporto al numero massimo di prestazioni giornaliere definite dal numero di moduli accreditati per le varie tipologie di strutture. Tale rapporto definisce quello che potremmo assimilare al "budget" previsto per ogni struttura che, in virtù del meccanismo previsto, è da considerarsi "blindato", fatta eccezione per le assenze che vengono parzialmente o completamente (vedi domiciliari) non remunerate. Ogni modifica di tale "budget" può, pertanto, essere sempre nel senso del risparmio e mai dell'incremento.

L'ultimo adeguamento delle rette, previsto in virtù dell'applicazione dei nuovi contratti collettivi nazionali di lavoro, nonché all'incremento ISTAT, risalgono al decreto 9 novembre 2005, pubblicato sulla GURS n. 53 del 9 dicembre 2005 come da tabella sotto riportata:

Tipo strutture

Importi in euro

Internato

113,00

Internato per gravi (maggiorazione del 30%)

147,00

Seminternato

68,00

Seminternato per gravi (maggiorazione del 30%)

89,00

Ambulatoriale ed extramurale (individuale)

43,00

Ambulatoriale ed extramurale (piccolo gruppo)

15,00

Domiciliare

56,00

Il decreto 18 ottobre 2007, pubblicato su GURS n. 53 del 9 novembre 2007 ha ridotto tali rette del 5% secondo lo schema pubblicato sulla GURS.
Da quanto si apprende dalla stampa Ella pare abbia concordato con alcune organizzazioni sindacali di ambulatori convenzionati esterni una riduzione sul budget del 2005 pari al 3%.

Sarebbe opportuno, visto quanto sopra e vista la natura no profit delle strutture ex art. 26 che scontano una maggiore rigidità in termini di costi del personale, riportare, quantomeno, le rette agli importi del 2005, visto, peraltro l'incremento dei costi relativo all'applicazione dei nuovi contratti, alla lievitazione dei costi del carburante e dei beni di consumo.

Le chiediamo un nuovo ed urgente incontro, per discutere di quanto sopra esposto e concordare quale debba essere il nostro contributo al contenimento della spesa sanitaria in Sicilia.

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